Il governo Macrì è deciso a regolare i conti con tutta l’opposizione sociale e politica nel paese.
La dura repressione che ha investito le migliaia di persone scese in piazza contro la riforma delle pensioni non accenna a placarsi.
L’attacco alle già precarie condizioni di vita della popolazione è sempre più forte: aumenti delle bollette, salari bassissimi, elisione delle deboli garanzie per i più poveri.
Durissimo è l’attacco alle comunità mapuche in lotta.
L’unico poliziotto indagato nell’inchiesta sulla sparizione e la morte di Santiago Maldonado, il giovane anarchico sequestrato ed ucciso dalla polizia lo scorso agosto, è stato promosso. Per meriti sul campo.
Nell’inchiesta per l’assassinio di Rafael Nauhel, il giovane mapuche colpito a morte dalle squadre poliziesche Albatros, la magistratura ha deciso di inquisire solo i due compagni che trasportarono Rafael, ormai agonizzante, giù della montagna sino all’ospedale. I due, a loro volta feriti nell’attacco alla comunità resistente di Villa Mascardi, vennero arrestati e poi rilasciati, ora sono stati nuovamente incarcerati.
La magistrata che aveva iniziato l’inchiesta è stata rimossa, mentre il governo ha deciso di costituire un’unità speciale anti RAM. La RAM, resistenza ancestrale mapuche, è considerata un’organizzazione terrorista.
l 27 dicembre, è stato reso pubblico un rapporto di 180 pagine intitolato RAM, preparato dal Ministero della Sicurezza della Nazione in collaborazione con i governi provinciali di Río Negro, Neuquén e Chubut, dove vengono criminalizzati i mapuche che si organizzano e resistono. Nel mirino anche attivisti sociali, di sinistra e anarchici, considerati sostenitori e complici della RAM.
Qui potete leggere il comunicato emesso in risposta al rapporto del governo sottoscritto da numerosissime gruppi, reti territoriali e organizzazioni argentine.
Ascolta la diretta dell’info di Blackout con Ivan Colombo, che ha trascorso in Argentina diversi mesi, visitando le comunità mapuche e partecipando alla lotta contro la riforma delle pensioni.
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